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Giacomo Gobbato

Pattinatore velocista classe 2006 che all'esordio in azzurro conquista la medaglia di bronzo ai campionati mondiali 2024 di Pescara

GIACOMO GOBBATO: SUCCESSI E SOGNI DEL TALENTUOSO AZZURRO DEL PATTINAGGIO

Giacomo Gobbato, classe 2006, pattinatore velocista della ASD Pattinatori Spinea, bolognese residente a Scorzè. È nel settembre 2024, da junior, che conquista il bronzo iridato nei 500 metri sprint ai Campionati mondiali di Pescara al suo esordio in azzurro, dopo un susseguirsi di altri importanti risultati come la medaglia di bronzo ai campionati europei di Ostenda in Belgio nella stessa disciplina e sei titoli nazionali solo nel 2024.
È l'azzurro della F.I.S.R. (Federazione Italiana Sport Rotellistici) a raccontarci qualcosa di sé, del suo sport e delle sue speranze per il pattinaggio e per i cosiddetti sport “minori”.

Il Pattinaggio e la velocità
«In questo sport che utilizza il pattino, un mezzo a quattro ruote in linea, i pattinatori si distinguono in velocisti e fondisti. I primi si sfidano su tratti brevi, mentre i secondi su percorsi che vanno dai 5 ai 10 km.
Fino alla categoria allievi bambini e ragazzi si confrontano sia in gare di fondo che di velocità e solo da junior si possono specializzare, proprio perché ad alti livelli non è possibile dedicarsi ad entrambi gli indirizzi.
Solo l'anno scorso ho iniziato quindi velocità. Una scelta dettata dai risultati e dai tempi raggiunti anche nelle prime gare all'estero che hanno portato me e i miei allenatori a concentraci su questa disciplina.»

Una passione di famiglia
«Mi sono avvicinato al pattinaggio all'età di 5 anni, seguendo l'esempio di mio papà in primis e di Giulia, mia sorella maggiore, che però ora ha smesso.
L' esperienza di papà mi ha aiutato e mi aiuta ancora oggi con consigli e strategie.
Dedicarsi allo sport è un percorso lungo che si inizia sin da piccoli e i successi non arrivano subito. Bisogna crederci e mettercela tutta.»

La fortuna e i successi
«Ho avuto la fortuna di avere una brava allenatrice sin da bambino, che ha sempre creduto in me, spingendomi continuamente a dare il meglio.
Nel febbraio 2024 ho partecipato ai Campionati italiani indoor di Pescara conquistando con i miei compagni di squadra il primo posto nell'americana della categoria allievi.
La stagione da junior è iniziata in primavera.
Ad aprile sono stato in Germania alla tappa di Coppa Europa a Geisingen, manifestazione in cui iscritti da tutto il mondo si sfidano su una pista velocissima, con caratteristiche molto tecniche. Parteciparvi non è mai facile perché le gare sono a numero chiuso con posti limitati a 90 atleti per categoria e, sfidare su un impianto così rinomato sudamericani, coreani e atleti mondiali è davvero emozionante. È bello anche per un appassionato vedere certe gare! Geisingen è stata per me un'opportunità di confronto, pur senza podi.
A maggio, dopo essere salito sul 2° gradino del podio di Coppa Italia a Senigallia, ho vinto i due titoli tricolore agli italiani su strada nelle gare “1 giro sprint” e “Team Sprint”, per arrivare a giugno con la medaglia d'oro nella Coppa Europa a Wrong.
A luglio, al Campionato italiano pattinaggio corsa su pista di San Giorgio delle Pertiche, ho vinto tre gare.
A fine luglio e a settembre sono salito sul terzo gradino del podio dei 500 metri sprint, rispettivamente ai Campionati di pattinaggio corsa europei di Ostenda e a quelli del mondo di Pescara, praticamente “in casa” sulla pista nuova, con la conseguente difficoltà di doversi sfidare su un luogo con caratteristiche sconosciute senza poter giocare d'anticipo...»

La gara preferita
«La gara dei 500 metri la preferisco. L'ho vinta agli italiani, sono arrivato terzo ai mondiali e agli europei ed è la gara in cui vado meglio rispetto alle altre.
Si corre sempre in 4. La partenza è di 80 atleti, dei quali vengono presi i migliori 16 tempi. Si passa poi ai quarti, alla semifinale e alla finale.»

Vincere aiuta a vincere
«Negli ultimi due anni sono cresciuto un po' più in altezza e ho fatto più palestra e questo mi ha sviluppato fisicamente. Forse ora sono un po' più temuto dai miei avversari, o magari lo ero già. Non mi sento sempre così superiore, anzi... poi invece non è così. “Vincere aiuta a vincere”, si dice sempre.»

La fiducia in me stesso e la convocazione in nazionale
«La fiducia in me stesso l'ho presa quest'anno vedendo i risultati e sapendo quindi di potercela fare e di poter arrivare all'obiettivo prefissato.
Sono stati i risultati in Italia a portarmi ad entrare a far parte della Nazionale, che mi ha dato l'opportunità di partecipare a diversi raduni in vista delle competizioni internazionali.
Una bella soddisfazione!»

L'impegno

«Ho trascorso i mesi primaverili ed estivi del 2024 in giro, impegnato con raduni e gare.
Sono stato tutti i giorni in pista, tranne la domenica, che passavo in bici - l'altra mia passione - e a studiare.
Studio meccatronica all'IIS Levi Ponti di Mirano. Facendo sport, a scuola non è che riesci ad avere l'eccellenza e i voti non sono altissimi. Però riesco a mantenere una buona media e cerco di abbinare al meglio lo studio nel pomeriggio e gli allenamenti alla sera, per poi andare a letto presto, anche se non sono così rigido...
Praticare questo sport è un costo per il materiale necessario, ma anche per il tempo che influenza le abitudini di intere famiglie. Noi, ad esempio, da anni passiamo le vacanze di agosto in Belgio a correre, poi ci sono l'Austria, la Svizzera, ecc.... Quando ci si dedica allo sport e in particolare all'agonismo, il fatto che a crederci sia l'intera famiglia, semplifica, anche se sono sicuramente importanti le esperienze che poi un giovane fa anche da solo con la squadra e gli allenatori.»

Lo sport in italia

«In Italia oggi si danno ancora tanto peso e tante risorse al calcio.
Eppure il nostro, come il ciclismo e altri sport cosiddetti “minori”, inizia ad avere grossi problemi e criticità. Non stiamo riuscendo ad avere e a far emergere talenti perché manca una politica che investe nello sport. Sinner lo abbiamo pescato dal cappello.
In Slovenia hanno investito nello sport inserendo la pratica di una o due discipline sportive all'interno delle scuole ed è così che gli sloveni si sono messi in evidenza nello sci, nel ciclismo e in altro. In Francia, per esempio, con la crisi del pattinaggio di 7-8 anni fa, hanno iniziato a organizzare i big camp a livello nazionale e hanno costruito due centri federali in cui i ragazzi più meritevoli possono allenarsi e proseguire gli studi contemporaneamente.
In Italia non ci sono strutture, eppure il Veneto è storicamente la regione che ha formato di più, insieme alla Lombardia e alla Sicilia. Qui, nel triangolo Noale - Scaltenigo - Spinea, si sono plasmati gli atleti migliori.
A Spinea ci si può allenare sempre perché il pattinodromo, costruzione all'avanguardia risalente agli anni '90, è coperto e la pista per questo non necessita di grande manutenzione.»

Le difficoltà
«Come in tanti altri sport, il passaggio dalle giovanili alle più alte categorie comporta una forte selezione ed è importante la dedizione per raggiungere i risultati.
A questo si somma il fattore economico perché lo sport non è per tutte le tasche e la necessità di specialisti (preparatori, nutrizionisti, psicologi, ecc...)
Difficilmente uno sportivo che è arrivato ad alti livelli ci è arrivato per caso.»

Il divertimento
«Pattinare mi piace, mi diverte.
Il mio sogno è, prima o poi, quello di conquistare un mondiale, ma adesso mi concentro sulla preparazione. Gareggio con atleti che hanno anche 20-25 anni, più esperti mentalmente e fisicamente, ed è abbastanza difficile eccellere, ma tra 3 o 4 anni le cose cambieranno. I prossimi saranno per me anni duri, ma d'esperienza.»

Con il pattinaggio...
«Pattinando da piccoli ci si diverte, si imparano molte cose, come stare in squadra, relazionarsi con le altre persone. Andando avanti poi si impara la disciplina, a rispettare le regole, la dedizione e che il duro lavoro paga sempre. Il successo non arriva subito, ma bisogna comunque starci dietro, lavorarci. Solo così prima o poi arriva. Lo sforzo ripaga sempre.
Praticare il pattinaggio è qualcosa di diverso che non tutti fanno ed è per questo anche un modo per farsi vedere dagli altri. È uno sport che ti dà soddisfazioni perché le persone ti seguono e la visibilità è fondamentale per tutti gli sport “minori”. La mia speranza è che anche queste discipline possano avere più rilevanza in un Paese totalmente dedicato al calcio.»

A. Calzavara e I. Milanese

 

Risultati stagione 2024:

  • Medaglia di bronzo ai Campionati mondiali, Pescara (PE)
  • Medagli di bronzo ai Campionati Europei, Ostenda (BE)
  • 3 Medaglie d'oro ai Campionati Italiani su Pista, San Giorgio delle Pertiche (PD)
  • Medaglia d'oro in Coppa Europa, Worg (A)
  • 2 Medaglie d'oro ai Campionati Italiani su Strada, San Benedetto del Tronto (AP)
  • Medaglia d'argento in Coppa Italia, Senigallia (AN)
  • Medaglia d'oro ai Campionati Italiani Indoor, Pescara

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